Il post sotto è diverso da tutti gli altri perche' contiene una ricostruzione storica della Telecom ed è in funzione dell'azienda stessa,del Paese Italia e i suoi contenuti sono il valore reale di quanto sia importante la comunicazione!...le parti estratte le ho evidenziate e possono essere utilizzate anche per altre ricerche mentre lo scritto normale sono le cose che ho aggiunto personalmente
Era il 1997 e un gruppo di finanzieri,(Colaninno e i suoi alleati, il finanziere di Brescia, Emilio Gnutti, e l’ex numero uno di Unipol, Giovanni Consorte, oltre a Mps e Fininvest, conquistano il controllo di Telecom attraverso una scatola lussemburghese, la Bell) - alcuni di essi in seguito noti soprattutto per le proprie disavventure giudiziarie -, attraverso una "scatola vuota" di diritto lussemburghese - la Bell - compra il 23% di Telecom con un esborso di circa 5 miliardi
(tra l'altro non sono stati nemmeno pagati e per acquistare un azienda che ne valeva oltre 100 gia' allora)...esiste solo "un piccolo errore" perche' le disavventure giudiziare non riguardano "alcuni finanziaeri" ma in pratica tutti quelli menzionati e l'unica differenza riguarda "il livello delle disavventure":)...
L'allora Presidente del Consiglio Massimo D'Alema li elogia definendoli “capitani coraggiosi” (le stesse idee erano anche di minniti,attualmente con responsabilita' per l'intelligence del paese...allora era anche un sottosegretario pero' alla presidenza del consiglio)
Nel 2001 Colaninno & Co. rivendono la quota a Marco Tronchetti Provera, che utilizza anch'egli una società di comodo - la Olimpia - per circa 6,6 miliardi, lucrando in poco tempo una formidabile plusvalenza.
la plusvalenza è emblematica del "sistema operativo" in italia perche' le 2 operazioni sono state "foraggiate" da un unica cassa e non è quella degli "acquirenti" ma della povera azienda acquisita e cioe' della telecom stessa:
le operazioni sono effettuate con un uso spropositato della leva finanziaria, con denari presi a prestito che sarà la stessa società "bersaglio" a dover ripagare attraverso il proprio cash flow (ed a scapito degli investimenti), ed in assenza di un qualunque progetto industriale degno di tal nome.
Quindi in sostanza le operazioni sono una truffa legalizzata e non bastando questo hanno rubato anche sulla plusvalenza:
L’enorme plusvalenza registrata da Bell, intanto, finisce sotto la lente della Procura che accerta una maxifrode fiscale. Tanto che l‘Agenzia delle Entrate finisce per comminare una multa da 1,9 miliardi, ma al Fisco arriveranno solo 156 milioni per effetto di una riduzione della sanzione.
Proseguendo la disavventura della telecom,anche Tronchetti Provera, in difficoltà anche per le traversie del Gruppo Pirelli, dopo non molto venderà Olimpia per 4,2 miliardi ad un'ennesima “società veicolo” - la Telco...
(per comprendere le difficolta' del gruppo pirelli è utile unirle a delle ricerche su tronchetti stesso e il modo in cui è arrivato al vertice dell'azienda...inserisco solo un piccolo suggerimento e cioe' "il buon Marco" ha sposato in seconde nozze la figlia di leopoldo Pirelli e poi in seguito alle "disavventure di quest'ultimo" (in occasione della disastrosa scalata alla Continental) ha in pratica estromesso il suocero dall'azienda di "famiglia":)...quest'ultima è intesa come Pirelli ovviamente perche' quella originale del "buon Marco" era a livello infinitesimale rispetto "all'azienda del suocero":)...mi piace inserire anche il secondo figlio di Leopoldo Pirelli in quanto mi è personalmente molto simpatico per le scelte strane che ha fatto:)...era il legittimo erede di uno dei maggiori imperi italiani pero' "l'industria della gomma" a lui non piaceva proprio e si è laureato in Ittologia e quindi ha seguito la sua passione:)
Tornando al "buon Marco" ha avuto quindi "la strada spianata" verso la gestione Pirelli e lo stesso "sistema industriale" (cioe' di truffa)l'ha applicato anche alla telecom e i dati sono questi:
Nel giro di pochi anni, da Colaninno a Telco, la società italiana ha visto il suo indebitamento crescere in modo esponenziale, da 8,1 a 65 miliardi; ma, contemporaneamente, ha distribuito ai vari “capitani coraggiosi” dividendi per circa 21 miliardi.
I debiti sopra sono decurtati dalla vendita dell'azienda mobile pero' restano notevoli lo stesso.
Nessuna azienda al mondo ha subito un bombardamento del genere,quindi "è quasi un miracolo" che abbia ancora delle capacita' tecniche di buon livello (con debiti del genere le ricerche tecniche sono molto difficili da fare)...quindi a Telecom applico le stesse ragioni utlizzate per i supermercati Esselunga (cioe' il contesto operativo) e "motu proprio" merita di essere inserita anch'essa nei Top OverAll (ufficialmente è C pero' nessuna altra azienda di telecomunicazioni ha "un percorso di guerra" uguale a quello sopra)...
Ho inserito anche altri elementi e le descrizioni le faro' nei prossimi giorni